I disturbi dello spettro autistico (dall’inglese Autism Spectrum Disorders, ASD) sono un insieme eterogeneo di disturbi del neurosviluppo caratterizzati da deficit persistente nella comunicazione sociale e nell’interazione sociale in molteplici contesti e pattern di comportamenti, interessi o attività ristretti, ripetitivi (APA, 2013). La diagnosi del disturbo è primariamente clinica, integrata da una specifica valutazione strutturata. Le caratteristiche della sintomatologia clinica possono essere estremamente eterogenee sia in termini di complessità che di severità e possono presentare un’espressione variabile nel tempo. Inoltre, le persone nello spettro autistico molto frequentemente presentano diverse comorbilità e co-occorrenze neurologiche, psichiatriche e mediche di cui è fondamentale tenere conto per l’organizzazione degli interventi.
Sebbene negli ultimi anni la ricerca sulle basi eziologiche abbia mostrato un significativo grado di avanzamento, ad oggi la complessità delle cause non è stata ancora chiarita. La letteratura più recente è concorde nell’indicare una base genetica e/o l’associazione di fattori ambientali di vario tipo.
Gli studi epidemiologici internazionali hanno riportato un incremento generalizzato della prevalenza di ASD (Christensen et al., 2016; Elsabbagh et al., 2012; King & Bearman, 2011; King & Bearman, 2009). La maggiore formazione dei medici, le modifiche dei criteri diagnostici e l’aumentata conoscenza del disturbo da parte della popolazione generale, connessa anche al contesto socioeconomico, sono fattori da tenere in considerazione nell’interpretazione di questo incremento.
Alla luce di tale premessa in merito all’esperienza maturata dall’equipe multidisciplinare del centro per i disturbi dello spettro autistico dell’ Asp di Trapani nell’ultimo quinquennio, in merito  alla diagnosi ed al trattamento precoce, si ritiene che l’interazione sinergica tra ricerca scientifica e prassi clinica emerge come fondamentale nell’ottimizzazione dei percorsi di supporto e cura per le persone con diagnosi di autismo, facilitando l’adozione di interventi che non solo sono empiricamente validati ma anche centrati sulla persona.
Tale approccio, incentrato sull’incorporazione di conoscenze empiriche e sulla pratica clinica, favorisce l’ottimizzazione delle risorse e la progettazione di servizi che rispondono con maggiore efficacia alle esigenze individuate.
Inoltre la collaborazione tra i ricercatori ed i professionisti stimola vicendevolmente una continua riorganizzazione dei servizi, adeguandoli alle necessità emergenti del territorio e migliorando l’accessibilità e la qualità degli interventi. Questo modello adottato anche attraverso la convenzione tra ASP Trapani e CNR IRIB Messina rappresenta il senso dell’evento proposto, sottolineando l’importanza di un’interazione virtuosa tra ricerca e pratica clinica per un sistema di supporto più responsivo e sostenibile, implementando lo sguardo verso un lavoro di rete sempre più integrato a diversi livelli che interessa i pediatri di libera scelta, neuropsichiatri infantili , psicologi , assistenti sociali, logopedisti , neuropsicomotricisti e tutte le professioni che afferiscono alla presa in carico dei soggetti con disturbo dello spettro autistico

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